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Ritenzione idrica, ecco cosa fare!

Problemi di ritenzione idrica alle gambe? Con l’arrivo della bella stagione possono aumentare proprio a causa del caldo. Ma si può correre ai ripari prima di tutto con l’eliminazione di cattive abitudini come il fumo, i pantaloni troppo stretti e i tacchi troppo alti. Ed è molto importante concedersi un massaggio tonificante e un trattamento anticellulite anche casalingo con l’applicazione di un prodotto mirato.

La pesantezza alle gambe con l’alzarsi delle temperature aumenta e il problema della ritenzione idrica può nettamente peggiorare: “Il caldo non aiuta perché crea vasodilatazione – spiega a Vanity Fair prof. Alberto Massirone, presidente della società di medicina estetica Agorà – quindi si dilatano i vasi, si abbassa la pressione nelle gambe e la circolazione rallenta con il risultato che le gambe risultano più gonfie e si avverte maggiormente un senso di pesantezza”.

“Quello della ritenzione idrica è un fenomeno che colpisce soprattutto le  donne, con una incidenza in rapporto di 7 a 1 rispetto agli uomini– continua il prof. Massirone –  Dopo i cinquant’anni una su due, suggeriscono le statistiche, soffre di insufficienza venolinfatica, ma in molti casi anche in età precoce. Tra le cause: familiarità, ma anche squilibri ormonali (che aumentano con il passare dell’età nelle donne), uno stile di vita sedentario, abbigliamento che costringe e non da ultime le gravidanze. Tutti fattori che incidono sulla funzionalità del circolo sanguigno e del ritorno venoso degli arti inferiori: il sangue incontra difficoltà nello scorrere per motivi di compressione, dati dalla presenza di liquidi che ristagnano negli interstizi e sono principalmente dovuti allo stimolo ormonale, con la conseguenza che si dilatano i vasi sanguigni,  le caviglie si gonfiano e sono doloranti, affaticate e si percepisce un senso di pesantezza a tutto l’arto inferiore”.

In caso di ritenzione idrica cronica è meglio continuare a utilizzare le calze a compressione graduata anche in primavera.
Se state troppo tempo in piedi oppure sedute a causa del vostro lavoro, potete premere la zona dietro le caviglie in corrispondenza del tendine di Achille. Si tratta i un punto fondamentale nella stimolazione dei vasi linfatici. Il massaggio consiste nel premere e rilasciare la parte con un dito per almeno una decina di volte.

Un massaggio a tutte le gambe invece sarebbe meglio eseguirlo a fine giornata: “Naturalmente alla sera si ha più edema, perché dopo una giornata in piedi, o viceversa dopo aver trascorso molte ore seduti il ristagno di liquidi è maggiore. Quindi è questo il momento in cui si percepisce un maggior beneficio dal massaggio. Ma non vi è una indicazione a riguardo, nel senso che il massaggio, se ben eseguito, dà beneficio in qualunque momento della giornata”, consiglia il prof Massirone.

Ma quali prodotti usare? “Ultimamente si trovano in commercio formulazioni differenti, per rispondere a tutte le esigenze di pelle e alle differenti abitudini: in gel, creme, oli e persino in stick – precisa il prof. Massirone – Ci sono inoltre prodotti che si assorbono velocemente senza lasciare tracce sulla pelle e altri da usare sotto la doccia. Quello che conta è che al loro interno ci siano attivi come l’escina, l’ ippocastano, gli estratti di mirtillo che favoriscono il microcircolo e aiutano a eliminare edema e gonfiore”.

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