Yoga e pilates sono ormai da diversi anni sempre più di moda. Il pilates si è diffuso maggiormente alcuni anni fa ma i suoi benefici sono tali che tuttora è amatissimo. Lo yoga ha avuto un boom più di recente. Ma come fare a scegliere? Sono davvero così simili? Scopriamo le differenze.
Il primo punto da superare subito è che molte persone sono tuttora convinte che si tratti di discipline che puntano tutto su stretching e rilassamento, con scarse o zero differenze tra loro. Chiariamolo subito: non è così. Possono essere attività molto impegnative per i muscoli, sviluppando forza e flessibilità. In alcune varianti come il Power Yoga, lo yoga può essere persino un’attività aerobica di medio impatto.
La principale differenza tra yoga e pilates è che il primo ha una sfumatura spirituale legata alle filosofie orientali da cui discende. La pratica di asana in combinazione con la respirazione ha una dimensione meditativa, mentre il pilates è una pratica prettamente fisica.
Resta vero che lo yoga ha pure una componente fisica e la parte spirituale può anche tralasciarla, specialmente quando ci si approccia a discipline più mirate alle posizioni, come il Vinyasa. Il pilates dal canto suo era emerso come un metodo di riabilitazione, anche se poi si è evoluto diventando una pratica sportiva vera e propria.
Tra le altre differenze c’è l’uso di macchine o attrezzi. Sono molto presenti nel pilates (anche se si può praticare pure a corpo libero), mentre lo yoga predilige il solo corpo. Tutte e due le discipline lavorano molto sulla forza del core, sulla mobilità e sulla flessibilità articolare.
Foto di Dane Wetton su Unsplash