C’è chi non ha mai toccato un goccio d’alcol perché astemio e chi invece ha deciso di darci un taglio per ragioni di salute ma le opzioni analcoliche per gli e per gli altri sono sempre più numerose. Moltissimi marchi hanno deciso di proporre bibite senza alcol ma è davvero così? Si possono considerare valide alternative?
A volte il prodotto presentato come analcolico in realtà ne contiene comunque una piccola percentuale, che si trova indicata nell’etichetta. Va dunque letta sempre con la massima attenzione senza fidarci della dicitura frontale che può dire senza alcol ma contenerne comunque uno 0,5%. Solo se dice 0,0% non ne contiene effettivamente.
È importante da sapere non solo se non consumi alcol per scelta ma anche per qualche ragione non puoi consumarne: chi è in gravidanza, chi soffre di patologie specifiche, chi sta seguendo una cura che confligge con il consumo alcolico.
Tra le varie proposte sul mercato analcolico è quasi sempre la birra a farla da padrone. Non ci priva del momento conviviale con gli amici ma al tempo stesso evita l’assunzione di alcol. Occhio però sempre all’etichetta, quella posteriore con i dettagli.