Era Steve Jobs a sostenere che la famosa regola dei 10 minuti aveva fatto miracoli rendendolo più produttivo e creativo e ora la scienza gli dà ragione. Quei 10 minuti al giorno gli servivano per ridare freschezza al pensiero distraendosi da ciò che stava facendo.
Quando un problema sembra irrisolvibile, inutile rompersi la testa. La soluzione migliore è staccare, fare altro, che sia qualcosa di totalmente differente, e poi tornarci a mente fresca. Lo sappiamo bene. Per Steve Jobs era una passeggiata quello che disattivava il meccanismo inceppato.
Due passi, letteralmente. Magari a piedi nudi. La neuroscienza ora conferma quello che aveva sempre sostenuto: camminare fa funzionare meglio il nostro cervello. Lo ha scritto Mithu Storoni, neuroscienziata, nel suo libro Hyperefficient che spiega come “ottimizzare il cervello per trasformare il modo in cui lavori”.
Del resto già numerose prove scientifiche dimostrano che camminare tra 8000 e 10000 passi al giorno riduce i rischi di varie malattie, tra cui i disturbi cardiovascolari ma anche il deterioramento cognitivo. Di contro, fa un gran bene alla nostra salute mentale. E sì, fa bene pure alla produttività.