Sta prendendo sempre più piede la Chéveredance, una disciplina che combina fitness e danza e che promette un fisico al top!
La Chéveredance è stata ideata dal ballerino di origine venezuelana Anthony Coello ed è una fusione di balli latino-americani, hip-hop, danza contemporanea, tango e aerobica. Alcune varianti comprendono anche la danza classica, la danza del ventre e il jazz.
“C’è una fase di riscaldamento aerobico – spiega a GQ Tiziana Mariano, ‘master trainer’ del Chévere Dance di Roma – e poi inizia una sequenza musicale con brani lenti che, via via, aumentano di ritmo. Lo scopo è quello di incrementare gradualmente il battito cardiaco anche grazie ai passi base di vari tipi di balli: cha-cha-cha, merengue, salsa, tango. Ogni tanto si inseriscono esercizi fitness come squat e affondi, oppure movimenti tipici della danza classica come il passé”.
Da questa disciplina è nata la Chévere Dance Therapy che dal 2010 è riconosciuta dal Ministero della Salute come versione di terapia riabilitativa in cui i movimenti usuali della fisio vengono eseguiti a tempo di musica. La forma terapeutica risulta utile ai pazienti con varie tipologie di disturbi che vanno dai blocchi emotivi al Parkinson. Nelle forme di danza-terapia i movimenti della fisioterapia vengono ballati.
L’aspetto fitness di questa disciplina è altrettanto significativo: “Ogni muscolo del corpo – continua Tiziana Mariano – è coinvolto e si lavora per tutto il tempo con gli addominali contratti. In un’ora puoi bruciare 300-400 calorie. Si tonificano anche spalle e braccia e ne guadagna la postura. Inoltre, si stimola concentrazione e memoria perché i passi della coreografia sono vari e sempre diversi”. Una versatilità che ha reso popolare la Chévere Dance in modo trasversale. Non a caso il motto è: “Con la Chéveredance tutti possono ballare”