È una diatriba che va avanti da anni: c’è davvero differenza tra la verdura e la frutta congelate e quelle fresche? Si tende a considerare per dato un primato assoluto del fresco rispetto al surgelato ma la verità è che conta quante porzioni al giorno ne consumiamo più che la loro forma effettiva.
Sì, perché non è affatto detto che la procedura di lavorazione e congelamento ne alteri le caratteristiche nutrizionali. Al contrario, spesso le preserva in modo che possiamo mangiare a distanza di grandi spazi geografici e di tempo anche prodotti non reperibili nelle immediate vicinanze.
È infatti più facile che la frutta e la verdura fresca si deperiscano durante il trasporto piuttosto che nella fase di congelamento. Quasi sempre sono congelate subito dopo la raccolta conservando ogni sostanza nutritiva oltre che il loro sapore.
I test scientifici sono stati chiari: congelare frutta e verdure comporta una perdita davvero minima di vitamine e minerali che si perdono in quantità maggiori se il prodotto resta fresco e consumato a distanza di giorni.
Se la catena di congelamento non viene interrotta, frutta e verdure congelate sono perfettamente equiparabili a quelli freschi. I livelli di nutrienti restano invariati per almeno sei mesi. Addirittura alcuni elementi come i polifenoli antocianici accrescono la loro biodisponibilità una volta congelati.