È essenziale per la salute ed è direttamente correlata alla luce del sole ma in inverno come facciamo a integrare la vitamina D quando il sole latita e la nostra vita si svolge per lo più al chiuso delle case e degli uffici?
Una carenza di questa importantissima vitamina può produrre danni all’organismo, ecco perché è importante integrarla quando non possiamo produrla godendoci una buona giornata di sole. È infatti esattamente così che il nostro corpo la produce. Ma vediamo i dettagli.
Si tratta in realtà di due componenti e non uno: la vitamina D3 e la vitamina D2. Mentre la prima è prodotta attraverso l’azione dei raggi ultravioletti sulla pelle umana, la seconda è prodotta da piante, funghi e lieviti. Possiamo dunque integrare la vitamina D anche attraverso l’alimentazione.
Sono generalmente ricchi di vitamina D pesce, latticini e funghi ma se ne trovano buone quantità anche nelle uova e in alcuni cereali arricchiti. La dose raccomandata è di 10-15 ug di vitamina D al giorno. Il salmone ne contiene 320 mg per 100 grammi, idem per le le sardine, mentre nel latte e nel formaggio ne troviamo 50 mg per 100 grammi.
I funghi ne hanno quantità molto variabili ma sono un alimento semplice da preparare in molti modi diversi. Le uova hanno un contenuto di vitamina D di circa 9 mg per 100 grammi. Quanto ai cereali invece dipende da quanto (e se) ne sono arricchiti. Se invece c’è il sole, subito fuori: 15 minuti al giorno sono sufficienti a mantenere un buon livello di vitamina D senza dover fare ricorso a integrazioni.